La composizione posta ai piedi dell’altare vuole essere la rappresentazione dell’itinerario biblico che ci conduce verso la Pasqua.
Le pietre nel deserto richiamano alla nostra attenzione il luogo della tentazione in cui Gesù viene condotto dallo Spirito. Nel luogo del silenzio lo Spirito ci invita ad ascoltarLo: è la nostra speranza perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
La Liturgia della terza domenica di Quaresima ci invita, poi, a rivestirci della luce di Cristo a svegliarci, a risorgere dai morti e a lasciarci illuminare da Lui». In Lazzaro resuscitato, Gesù, ci da un segno della sua partecipazione alla nostra vita (evocata dalle piante verdi) che, seppure segnata dalla fragilità e dalle prove (le spine), è intrisa del suo Spirito consolatore e vivificante (la luce). Nella solitudine e nell’assenza di vita del deserto Gesù ci invita perciò a stare con Lui ed a vegliare, nella certezza che lo Spirito ci accompagna verso la luce della Resurrezione, placa la nostra sete d’amore e accende in ciascuno di noi il desiderio di abbeverarci ad una fonte inesauribile di Vita!
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