Situazione economica parrocchiale

 

 

Can. 537 - In ogni parrocchia vi sia il consiglio per gli affari economici che è retto, oltre che dal diritto universale, dalle norme date dal Vescovo diocesano; in esso i fedeli, scelti secondo le medesime norme, aiutino il parroco nell'amministrazione dei beni della parrocchia, fermo restando il disposto del can. 532.
 
Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici (CPAE) trova la sua origine più immediata nella ecclesiologia che si è sviluppata in seguito al Concilio Vaticano II e cioè nella dimensione comunitaria e partecipativa di tutti i fedeli, presbiteri e laici, alla vita della Chiesa.  La Parola di Dio, l’esempio di Gesù e la tradizione apostolica e patristica, ci offrono continuamente uno stimolo ad assumere una giusta posizione spirituale e materiale nei confrontidei beni di questo mondo, se vogliamo vivere in coerenza con la fede che professiamo. Occorre tener presente che non c’è un rapporto diretto tra l’efficacia dell’azione pastorale e i mezzi economici e le strutture utilizzate. Per questo è necessario vigilare che l’efficienza economico-organizzativa non abbia mai da appannare il primato del messaggio, e quindi occorre essere disponibili a rinunciare ad eventuali privilegi, soprattutto quando questi possono diventare un ostacolo alla credibilità della Chiesa. Il senso di responsabilità e di corresponsabilità nella gestione dei beni, come anche la chiarezza, ossia la trasparenza e la precisione e i modi con cui viene condotta la gestione, sono valori che non possono essere disattesi; la comunità ecclesiale è chiamata a riservare la debita attenzione e ad educare alla stima ditali valori. Un ruolo molto importante va riconosciuto ai laici nel campo specifico del «servizio dei beni economici nella Chiesa». I laici, infatti, oltre al dovere di acquistare una coscienza veramente ecclesiale che impegna a fare proprie le necessità della Chiesa, comprese quelle materiali, sono chiamati ad offrire la propria competenza ed esperienza all’amministrazione dei beni della comunità cristiana.
 
APPROFINDIMENTI: