In questa cappella risaltano le pregiate statue lignee che rappresentano Maria e l’apostolo Giovanni ai piedi della Croce. Il trittico è racchiuso tra due colonne marmoree dalle linee essenziali che incorniciano il grande e splendido crocifisso, opera dello scultore tirolese Stuflesso di Ulrich.
Le sculture, di singolare pregio artistico, sono fedeli imitazioni di modelli cinquecenteschi: da notare la perfezione somatica fin nei particolari. Lo sfondo, eseguito nel corso dei restauri del 2000 da Enrico Baffoni di Borgaro, rappresenta un cielo minaccioso vinto dalla luce che già traspare e commenta la frase evangelica "si fece buio su tutta la terra".

La scritta Chi vive e crede in me non morrà che correda la decorazione della cappella è tratta dal vangelo di Giovanni.

La frase scritta nel cupolino è tratta dalla composizione poetica medioevale Dies irae: Redemisti crucem passus, tantus labor non sit cassus che significa: “Avendo patito sulla croce mi hai redento; tanta immane fatica non sia inutile”.

Il simbolo della clessidra rappresenta il tempo che passa.