Con gesti e parole

congestieparoleCatechesi e Liturgia si sono messe in dialogo nel convegno diocesano del 17 febbraio presso la parrocchia di Gesù Operaio.
Don Luca Palazzi, Direttore dell'Ufficio Catechistico della Diocesi di Modena, ha condotto i presenti su un percorso di dialogo, che, partendo dalla storia e poi dal presente - nel quale oramai non c'è più la cristianità, ma la pluralità - ci ha incoraggiato ad attuare alcuni "spostamenti di asse" per il futuro, ritrovando la forza dei gesti e delle parole, che sono porte di accesso ad un unico mistero.

Dal rapporto "imbarazzato" che per secoli la catechesi e la liturgia hanno mantenuto tra loro, alla crisi di oggi dove la catechesi non "inizia" al mistero e la liturgia non "immerge" in esso.
Ecco allora la riscoperta dei linguaggi simbolici ed evocativi. Ci sono parole che parlano senza gesto, e gesti che parlano senza parole.
Don Luca suggerisce di dare fiducia ai linguaggi umani, che rimandano a Gesù, che ad esempio ha sanato con parole e gesti: Suocera di Pietro (solo con gesto), oppure figlia del centurione (solo con le parole).
Dobbiamo reimparare e dare fiducia ai linguaggi umani e famigliari, perché essi già parlano ed introducono al mistero.

Se da un lato si dovrà rinunciare alla completezza dei contenuti, dall'altro si potrà entrare meglio in profondità nel cuore delle persone (esempio: preghiera con musica e immagini), usando una pluralità di linguaggi.

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Sì, un intreccio di linguaggi, di multimedialità: usare il tempo, implicarsi.
Conoscere quindi ed accettare che il linguaggio simbolico agisce nel tempo, e che ripetere aiuta a capire: se una persona al primo approccio nella Messa può vedere solo del pane, poi potrà vedere del pane spezzato ed infine potrà riconoscere il corpo di Cristo.
Dosare dunque, con sapienza i linguaggi (estetico, musicale, rituale...) ed accostarli senza spiegazioni aiuta ad entrare nella profondità, intercetta le persone e le coinvolge.
Linguaggi nuovi in contesti nuovi: l'iniziazione cristiana sta cercando anche contesti nuovi (unica Messa per tutti, Messe di prima comunione...).
Linguaggi comunitari per essere comunità e divenendo dunque "un modo" unitario di esprimersi.

Per informazioni ulteriori e atti del convegno:

Ufficio Catechistico Diocesano

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