V DOMENICA DI PASQUA
Carissimi!
Meditando sul Vangelo di oggi (Gv 14, 1-12) vorrei porre l’attenzione su tre espressioni:
- «Non sia turbato il vostro cuore… vi avrò preparato un posto»
Gesù desidera farci capire che la vita terrena è bella e importante, ma è “solo” transitoria e preparatoria. La pienezza della vita è altrove. Se viene meno questa prospettiva, si rischia di essere turbati e di rimanere bloccati.
La consapevolezza del “posto” preparato non è motivo di disimpegno, ma anzi stimolo a prepararci nel migliore dei modi possibile.
In che misura credo e/o penso al posto che mi ha preparato Gesù?
- «Io sono la via, la verità e la vita»
Gesù, con tre semplici vocaboli, riesce esprimere la propria identità. Personalmente, oltre al significato in sé di queste parole, mi colpisce proprio la brevità e la chiarezza. Tutto ciò indica la piena consapevolezza che Gesù ha di se stesso. Usando un’espressione psicologica, potremmo dire che Gesù è “una persona risolta”. Credo che anche noi dovremmo provare a scrivere le tre parole che ci identificano e capire, così, a che punto siamo del nostro percorso di auto-appropriazione. Detto in modo più semplice e diretto: mi conosco per davvero o sto mentendo a me stesso?
- «Chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste»
Queste parole sono un’iniezione di fiducia straordinaria verso ciascuno di noi e verso l’umanità tutta intera. Addirittura, in forza della fede, possiamo realizzare opere più grandi di quelle compiute da Gesù stesso. Vorrei gridarlo dalla cima del campanile: “DIO HA FIDUCIA IN NOI!” I nostri peccati non cancellano la Sua fiducia! Parliamo sempre di paure e di fragilità, poco di potenzialità e di sogni da vivere.
Quali sono le opere che vorrei realizzare con l’aiuto di Dio?
Un augurio ed una benedizione speciale per tutte le mamme!
Torino 10 maggio 2020 Buona domenica!