CARITAS CHRISTI URGET NOS – L’amore di Dio ci spinge

17103402 10211644271052694 7183587140055916926 nCARITAS CHRISTI URGET NOS – L’amore di Dio ci spinge: a nostro parere questa frase racchiude tutta l’essenza del bellissimo ritiro parrocchiale fatto domenica 5 maggio presso il SERMIG, l’Arsenale della Pace, ospiti dei confratelli del Servizio Missionario Giovani fondato nel 1964 da un’intuizione di Ernesto Olivero.

Molti sono stati i parrocchiani intervenuti, tanti giovani, tante famiglie, tanti anziani e operatori pastorali. La comunità ha accolto l’invito di Don Enzo, seguendo l’intuizione del Consiglio pastorale che ha proposto questo monastero urbano come luogo di ritiro.

WhatsApp Image 2017 03 06 at 21.29.04Quello che ti accoglie, all’ingresso del SERMIG, è subito un’atmosfera di pace, come “essere a casa”.

Il tema scelto da Don Enzo per la riflessione è stato quello della COSCIENZA, che Gianni ha condensato in una presentazione di un’oretta che, a parere mio e di molti altri parrocchiani presenti, è stata troppo breve! La traccia partiva dall’analisi di San Pietro, interpretando la figura di Pietro come di “uno che si butta nei guai”, mettendone in luce i limiti più che le virtù che tutti conosciamo, e giungendo alla bellissima conclusione che Gesù ci aiuta e ci ama soprattutto quando ci mettiamo fuori dagli schemi, quando perdiamo la strada Lui non ci giudica ed aspetta il nostro ritorno,  e come ha fatto il Padre con il figliol prodigo, così come ha fatto Gesù con Pietro che l’ha rinnegato 3 volte.

Bellissimo il paragone tra i due apostoli, Pietro e Giuda, nel quale è stato sottolineato che la più grande differenza tra i due è che, dopo aver tradito entrambi Gesù, Pietro si è fidato di lui ed è tornato, mentre Giuda non ha sopportato la vergogna del tradimento. Pietro, invece, ha accettato il perdono di Gesù ed ha fatto della sua debolezza la sua forza.

L’alternanza tra la lettura di brani del vangelo e le parole di Gianni ci hanno permesso di approfondire quanto letto, interiorizzare belle sensazioni e ricavarne molti stimoli. A seguire alcuni minuti di silenzio hanno aiutato i partecipanti in una riflessione personale che poi è stata condivisa con l’assemblea.

La messa seguita presso la Chiesa di Maria Madre dei Giovani è stata un’ulteriore bellissima scoperta, con lo stile semplice del Sermig che arriva immediatamente al cuore di tutti, animata da bei canti condivisi da tutta l’assemblea e concelebrata da Padre Andrea a da Don Enzo.

Il pranzo è stata come sempre un’ottima occasione per “fare comunità”, condividere e scambiare opinioni su quanto emerso in mattinata.

Un aspetto bellissimo della giornata comunitaria a nostro parere è stata anche l’attenzione che è stata rivolta ai nostri bimbi - non coinvolti nelle riflessioni- : in mattinata un volontario ha portato tutti i bambini a conoscere i vari ambienti del SERMIG, parlando loro del sogno di Olivero e del progetto che stanno portando avanti, di accoglienza, di aiuto reciproco e di fraternità, mossi dall’amore di Dio.

Alle 14:00 Gianni ci ha introdotto la

e i racconti di Gianni ci sono serviti di stimolo per il lavoro di gruppo proposto nel pomeriggio, nel quale abbiamo individuato alcune parole chiave con riferimento al tema della coscienza, della formazione e ovviamente dell’applicazione pratica delle nostre riflessioni.

 

Per la nostra famiglia è stata un’occasione di approfondimento bellissima, di vero arricchimento interiore… Un’esperienza che ti pervade di una forza e di una passione che altrove sembra più difficile trovare e assaporare. Li, in quell’arsenale divenuto ora luogo di pace e di fratellanza, con un giardino nascosto agli occhi del mondo, complice una giornata di sole quasi primaverile, circondati da belle persone, sembra tutto più facile: più semplice pregare, più bello condividere, veramente possibile tendere alla santità (intesa non come non sbagliare mai, ma come essere spinti sempre a ricominciare…).

Il ritiro al SERMIG ci ha ricordato che il mondo va sempre in un’altra direzione rispetto alle scelte dei cristiani, ma la forza della nostra comunità – chiesa è di creare ponti ed occasioni di dialogo, rammentando sempre che i cristiani non sono quelli che possiedono la verità, ma sono lo specchio della luce di DIO.

La vera sfida, ora, è per noi riportare a casa, nella nostra realtà parrocchiale, tutti gli spunti e le riflessioni per riuscire a tradurli nella vita quotidiana, nelle attività parrocchiali, per reinventarci continuamente, in una sfida a cambiare e ad impegnarci, seguendo l’esempio di Gesù, e ricordando che per un cristiano la COSCIENZA è Gesù CRISTO.

 

Silvia e Ezio

 

 

 

 

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