Tracce di simboli nel centro della nostra fede
Come la Quaresima, Tempo forte che nel cammino della fede ci prepara alla Pasqua, così il Triduo Pasquale è il centro ed il fulcro della nostra fede. La Quaresima, ci ha ricordato don Enzo nell’omelia del Mercoledì delle Ceneri, citando mons. Tonino Bello, dura dalla cenere sul capo del mercoledì inizio della Quaresima, all’acqua sui piedi del Giovedì Santo: investe cioè tutto il corpo, tutta la persona, per rivestirla della misericordia di Cristo.
Così il Triduo Pasquale avvolge con la Parola di Dio, con i potenti simboli della liturgia tutto il corpo e tutta la persona. Potremmo dire che esso è un condensato della nostra fede: Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, mori e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato recitiamo nel Credo: in tre giorni (da cui la parola Triduo) troviamo il memoriale (= memoria viva) di Gesù, che si esplica nelle celebrazioni della Coena Domini del Giovedì Santo, della Passione il Venerdì Santo e nella solenne Veglia Pasquale il Sabato Santo.
Il Giovedì è il giorno della costituzione dell’Eucaristia (prese il pane, lo spezzò, lo diede loro e disse: “Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi”), quando Gesù, radunati i suoi discepoli, prende un oggetto di uso comune - come il pane – e lo offre in sacrificio come suo corpo. E poi il comando a farne memoriale: “Fate questo in memoria di me”. Da quel semplice pane offerto al Padre da Cristo, nasce l’Eucaristia!
Ma il Giovedì incontriamo anche un altro simbolo potente: l’acqua con cui il Signore – chinatosi – lava i piedi ai suoi discepoli, lasciandoci l’insegnamento citato in Gv 13, 14: “Se vi ho lavato i piedi, io Signore e Maestro, quanto più voi avete il dovere di lavarvi i piedi l’un l’altro”. Il Signore Gesù, come canteremo, ci insegna che servire è regnare!
Il Venerdì è il giorno del silenzio, della morte in croce del Salvatore del mondo. Una celebrazione austera, dominata dal racconto della Passione secondo il Vangelo di Giovanni. La grande preghiera universale per la Chiesa, per i cristiani, per il mondo, per chi non crede in Dio, per gli oppressi e gli ammalati. Poi un crocifisso da adorare con un bacio, perché “nostra gloria è la croce di Cristo, il Signore è la nostra salvezza, la vita, la risurrezione”.
Dal Venerdì di Passione al Sabato Santo, tutto tace, tutto è buio. La Chiesa non celebra nemmeno la Messa. È il tempo del sepolcro, del silenzio, dell’uomo che fa spazio al mistero.
Ma già una luce si intravede nella sera del Sabato Santo: è il fuoco nuovo che si accende all’inizio della solenne Veglia Pasquale, che benedetto dal sacerdote è auspicio per accendere “in noi il desiderio del cielo” (dai riti di benedizione del Fuoco) perché “la luce del Cristo che risorge glorioso disperda le tenebre del cuore e dello spirito” (dai riti di preparazione del Cero pasquale). Ecco allora che riesplode il canto di gioia “Esulti il coro degli angeli..”, e poi ancora le letture bibliche ed i salmi cantati ci raccontano e narrano le prodezze del Signore, dall’Antico al Nuovo Testamento. È in questa notte che tutta l’austerità della Quaresima viene spazzata via dalla gloria della risurrezione. Alleluia, Celebrate il Signore, perché è buono, perché eterna è la sua misericordia! (Sal 117). La luce della risurrezione, nella celebrazione dei riti battesimali, invita a rinunciare al male e a credere in Dio, e si irradia nella moltitudine dei Santi che invocheremo - cantando - di pregare per noi; l’acqua nuova benedetta con cui saremo aspersi in memoria del nostro battesimo sarà per noi segno di salvezza.
Ecco allora come il Triduo Pasquale, condensato della nostra fede, è un tempo favorevole per essere Chiesa, Comunità che celebra la misericordia e la gloria del Signore. È un tempo solenne e grande in cui ognuno di noi può mettersi in gioco con il Signore, sentirlo vicino, godere dei suoi insegnamenti e della sua misericordia, cantare ed esprimere la gioia del cuore perché Lui, con la sua risurrezione ha vinto la morte per sempre!
Cristo è risorto veramente, alleluia! Gesù è vivente, è qui con noi! Cristo Gesù è il Signore della vita!
Leonardo Vindimian