Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo!
Così abbiamo ripetuto ad ogni stazione della Via Crucis durante questa Quaresima.
Perché contemplando la Croce possiamo vedere Gesù, non solo morente, ma il Cristo che ha trionfato sulla morte.
Sì, quel Cristo vivo che abbiamo incontrato al Cottolengo nel ritiro di Quaresima, nei volti e nelle storie degli Ospiti e dei volontari, quel Cristo vivo che ogni domenica sulla mensa della Parola e dell'Eucaristia si fa "prossimo" a noi per portarci al Padre.
La Settimana Santa che stiamo vivendo riassume in pochi giorni tutta la verità della nostra fede.
E venne la sera dell'ultima cena, in cui ti chinasti lavandoci i piedi.. non c'è amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici..: nella celebrazione in Coena Domini del Giovedì, incontriamo il Signore che si fa pane e vino, cibo e bevanda. Istituisce l'Eucaristia: Prendete e mangiatene tutti. Fate questo in memoria di me. Ma è lo stesso Signore che si abbassa a lavare i piedi ai discepoli, insegnandoci che il più grande è chi sa servire.
Il Venerdì è il giorno della Passione, quando Cristo muore. Potrebbe essere la fine di tutto, quel buio di cui la terra si copre, potrebbe durare in eterno. Ma non è, non sarà così.
Anche oggi possiamo guardare alla Croce, adorandola, e possiamo cantare che nostra gloria è la Croce di Cristo, in lei la vittoria. Il Signore è la nostra salvezza, la vita, la Risurrezione.
Ecco allora che il buio della morte si prepara a dissolversi nella luce della Veglia Pasquale: la Croce diventa vittoria, la paura salvezza, la morte vita, vita nuova nella Risurrezione.
I segni di cui il Triduo Pasquale è sovrabbondante ci aiutano a vivere questo mistero di fede e di vita, ci introducono all'incontro con la persona di Gesù.
Per la sua misericordia e la sua Risurrezione, anche noi siamo salvi.
Cristo è risorto veramente, alleluia!
VIDEO YouTube - La Veglia Pasquale - don Paolo Tomatis - Ufficio Liturgico Nazionale