Amici carissimi,
dal letto di ospedale, con l'aiuto di mio fratello Renato, desidero condividere la vostra gioia per l'ingresso di don Luca nella Parrocchia dell'Immacolata e di San Donato.
Negli interminabili giorni di ospedale mi sono trovato ad essere visitato e curato da tante persone, a cui porto gratitudine e stima per la professionalità e la delicatezza espresse verso gli ammalati. Questa esperienza mi suggerisce, anche in un momento di festa come questo, di invitare tutti ad essere vicini a quanti soffrono, mentre sono ancora tanti a vivere la loro vita nell'indifferenza e nella solitudine dell'abbandono e della violenza.
La dimensione di fede resa visibile, in 50 anni di sacerdozio, da tanti fratelli e sorelle incontrati nelle vostre famiglie che anch'io ho visitato ed amato, mi suggerisce di invitarvi ad amare e conoscere Gesù, capace di guarire le divisioni presenti nel cuore sì da rendervi suoi amici.
Carissimi, don Enzo oggi è ammalato, soffre e geme, ma invoca con voi la grazia dell'abbandono alla Volontà di Dio: unitevi a questa mia preghiera.
La gioia e il pianto si mescolano nelle nostre vite. Oggi però sorridete perchè don Luca è un dono grande per tutti. Fate festa perchè Dio si è ricordato di voi e vi prende per mano e vi chiede di rendere visibile la vita di fede.
Con affetto e gratitudine don Enzo.
Torino 30 novembre 2019