Un saggio viene accostato da alcuni discepoli che gli chiedono:
"Maestro, noi siamo convinti che abbiamo bisogno di camminare nella via del bene. Ma come resistere alle difficoltà, alle tempeste della vita? Dove trovare la forza per non soccombere alle tentazioni?".
"Ognuno di noi - risponde il Maestro - per camminare sicuro nella vita, ha bisogno di due cose: della forza che può nascere da una COMUNITÀ di persone e da RADICI profonde, ossia di cultura, di riflessione, di spiritualità. Sono queste le radici che ci fanno stare in piedi, come singoli e come comunità".
LASCIARSI raggiungere dall'AMORE di DIO, come l'acqua di una cascata che scende dall'alto non per tornare su, ma per allargarsi, per farla arrivare ai fratelli.… oppure come una spugna secca, ma sempre aperta ad accogliere quest'acqua. Come?
1. Rafforzare le difese riconoscendo e ammettendo anche le nostre fragilità, ma combattendole insieme agli altri perché 'l'unione fa la forza'.
2. Curare tempestivamente l'amore e l'amicizia malata, perché essendo qualcosa di vivo, possono ammalarsi, ma ammalarsi non è una colpa, lo è non curarsi.
3. Attingere alle risorse della fede e alla spiritualità. La sfida della vita è trasformare le difficoltà in opportunità (cfr Amoris Laetitia e 1 Cor 13 ).
Faccio miei e con parole mie alcuni consigli di papa Francesco. (leggi Mt.16,13ss.).
- CONOSCERE gli altri: è l'inizio di ogni comunicazione e di ogni cosa che vogliamo portare avanti insieme.
- Lasciarsi interpellare dalla domanda: " VOI CHI DITE CHE IO SIA": condizione per poi seguire GESÙ con perseveranza e testimoniare il suo stile di vita. Non basta professarci e dire che siamo cristiani, ma essere credenti e perciò credibili.
- STARE con gli altri senza sete di potere, di egoismo, di alcun interesse… ma per amore vero e gratuitamente, aiutandoci tutti vicendevolmente a superare le prove della vita. Chi ama ha una sola preoccupazione e cioè di vedere la gioia degli altri: prima ci sono le necessità altrui come dovrebbero insegnare tutti i genitori ai loro figli.
- DIALOGARE, cioè cercare il bene e la felicità degli altri, senza costruire muri e frontiere e soprattutto evitando critiche e pettegolezzi. Un cammino insieme non è lo stato di felicità, ma è una strada verso la felicità.
Questo auguro di tutto cuore a voi all'inizio di questo anno.
Saluti, don Enzo